12 marzo 2021

Pasqua 2021 in zona rossa: qualche riflessione

Se avete notato, non ho praticamente mai scritto emozioni personali riguardo il covid, soprattutto nel periodo del lockdown dell'anno scorso. Il motivo è presto detto, nella tragedia che fu, io non me la sono passata affatto male, ho perfino dei ricordi belli di quel periodo, e scriverlo mi sembrava sbagliato verso tutti quelli che soffrivano o avevano perso i loro cari. Ricordo però perfettamente alcuni pensieri che feci verso il periodo di Pasqua, pensieri che a suo tempo sembravano assolutamente logici: - Questa è l'unica Pasqua vissuta così. L'anno prossimo sarà tutto diverso. Quindi, tanto vale prenderla per quella che è, un'eccezione, una pausa, uno scherzo terribile della vita. - l'anno prossimo anche se il covid sarà ancora presente, avremo imparato a gestirlo. Non ci saranno più chiusure drastiche, al massimo qualche focolaio sparso qua e là. - Soprattutto, 600 morti al giorno non ci saranno più. Risultato: Ci prepariamo ad una seconda Pasqua in zona rossa, che però è ben diverso da una Pasqua in lockdown. A livello pratico cosa cambia? Che non ci sono più le persone che ti guardano dal terrazzo e si chiedono per quale oscuro motivo tu osi metter piede fuori dal recinto della tua abitazione. In più, verrà data la possibilità a ciascuno di noi di spostarsi per recarsi presso un'abitazione al giorno, come a Natale. Timidamente faccio presente che è impossibile controllare in quante abitazioni una persona si recherà, e facendo leva sull'arcinota onestà italica, direi che organizzandosi in qualche modo, Pasqua potrebbe non esser così "rossa" per molte persone. Cosa abbiamo imparato? Ma, poco. Siamo solo più stanchi, nervosi, governati da gente che vive nell'incertezza e che trasmette insicurezza. Riguardo i morti, è andata peggiorando, oltre ad aver superato i 100mila, non se li fila più nessuno. Ormai sono un numero costante, un po' come quando si è in guerra. Abbiamo avuto morti di serie A (prima ondata), e morti di serie c (seconda e terza). E anche quest'anno però, rifaccio lo stesso pensiero: questa è l'ultima pasqua in zona rossa! l'ultima pasquetta senza feste all'aperto, con chiusure di massa. Ritengo semplicemente impossibile un altro anno identico a questo. Ok, intanto l'ho scritto, vediamo a un anno di distanza l'anno prossimo che conclusioni trarrò.